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Il mio perché

Avevo da poco compiuto 18 anni, era pomeriggio, stavo studiando seduta sul divano, quando il mio braccio sinistro iniziò a formicolare: fu il mio primo attacco di panico. Non sapevo ancora che da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata per sempre.

Ma le grandi sofferenze che mi sono trovata improvvisamente a dover affrontare mi hanno anche donato una sensibilità, un’empatia e una consapevolezza che probabilmente non avrei mai potuto acquisire diversamente.

Dopo aver vinto la mia battaglia, ho iniziato a riflettere su come poter continuare a mettere in pratica uno dei principali insegnamenti che mi hanno permesso di affrontare i momenti più bui: trasformare le difficoltà in opportunità. Fu così che decisi di intraprendere il mio percorso di studi in Psicologia Clinica al fine di acquisire conoscenze, competenze e strumenti utili a poter mettere tutta la mia sensibilità a disposizione di chi sta affrontando situazioni disagio o malessere psicologico, emotivo o relazionale, nella speranza di poter aiutare qualcuno a salvarsi e a vivere una vita degna di essere chiamata tale.

Perché se la sofferenza non ci ha rese persone migliori, allora l’abbiamo sprecata.